" La filosofia dei fiori ". Preziosi scrigni di vita, ispirazione per filosofi e poeti, meraviglie senza tempo
“Quando si fa sera il fiore chiude i petali e dorme, abbracciando il suo desiderio. Sul far del mattino schiude le labbra per riceve il bacio del sole. La vita del fiore è desiderio e appagamento. Una lacrima e un sorriso”. (Kahlil Gibran)
Quanti libri, quante poesie e quante frasi sulla natura si potrebbero scrivere. E, anzi, quante ne sono state scritte! Basta un po’ di memoria per ricordare che di questa grande forza hanno parlato anche i filosofi oltre a poeti come Leopardi e Goethe, artisti e musicisti.
La bellezza del creato, il silenzio della montagna, i paesaggi che ci rimandano a Dio o comunque a un qualcosa di più grande: tutta la storia della nostra cultura è in qualche modo influenzata dal rapporto con la natura, dal modo in cui noi ci poniamo di fronte ad essa.
Con l’arrivo della Primavera e del sole la natura si risveglia e ci regala un’esplosione di colori e profumi con i tanti fiori che sbocciano un po’ ovunque.
Per il filosofo Gibran “I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli”.
Semplici, semplicissimi, delicati. Ma anche meravigliosi, profumati, colore del mondo. Non c’è simbolo di bellezza, poesia, speranza più perfetto del fiore.
La primavera è la stagione che ho sempre amato di più: un po’ per il suo richiamare l’ideale della virtù che sta nel mezzo per il suo essere né fredda come gli inverni, né soffocantemente afosa come le estati; un po’ per il suo colorare il mondo di fiori di ogni tipo e colore riaccendendo in noi il desiderio di sognare. E mai come quest’anno la primavera sarà per me piena di speranze.
Il filosofo Schopenhauer a proposito dei fiori disse: “Trovai un fiore di campo, ammirai la bellezza e la perfezione di tutte le sue parti, ed esclamai: “Ma tutta questa magnificenza, in questo fiore e in migliaia di fiori simili, splende e fiorisce non contemplata da alcuno, anzi spesso nessun occhio la vede”. Il fiore rispose: “Stolto! Tu credi che io fiorisca per essere visto? Io fiorisco per me e non per gli altri, fiorisco perché questo mi piace: nel fatto che fiorisco e sono consiste appunto la mia gioia e la mia voluttà”.
Per me i fiori suscitano meraviglia negli occhi di chi li guarda ed appaiono come piccoli miracoli disseminati per i campi. Può sembrare banale ma un fiore è in grado, nelle persone più sensibili, di suscitare un’immensa felicità, meraviglia e stupore. Quante volte mi è capitato di provare queste emozioni di fronte a un semplice fiore non riuscendo a resistere e a fotografarlo. La natura ci regala spettacoli magnifici e alla portata di tutti.
Secondo me, ognuno di noi dovrebbe scoprire “la filosofia dei fiori”: imparare ad apprezzare maggiormente i fiori che ci circondano, spesso nascosti da pietre o erbacce; ammirarne tutta la loro bellezza, delicatezza, esplosione di colori; e far nostri questi valori di bellezza, delicatezza, poesia.
A mio avviso, il bello dei fiori è proprio questo: pur essendo piccole creature hanno molto da insegnarci. Se pensiamo un attimo ci possiamo rendere conto che la loro vita è breve ma sono in grado di sfruttarla appieno senza indugi, seguendo unicamente la loro natura.
Ogni anno tornano e affrontano avversità. Non hanno passato e futuro eppure vivono le loro poche giornate in maniera nobile. Ogni fiore può essere un maestro di vita se lo si osserva attentamente, alcuni riescono addirittura a crescere alle pendici dei vulcani o in mezzo all’asfalto, dimostrando che le avversità si possono superare con la sola forza di volontà.
Riscopriamo e valorizziamo la bellezza che ci circonda, prendiamoci una pausa sulla finestra-mondo per pensare, riflettere, osservare. Forse potrebbe essere anche questo un modo semplice per diffondere più pace nel mondo.
Questo articolo vuole essere un semplice invito a vedere con occhi diversi ciò che ci circonda, a saper colorare con la meraviglia il grigiore quotidiano, e a mantenere accesa la nostra voglia di sognare, sperare e cogliere ciò che c’è di straordinario nell’ordinario delle cose più semplici della natura e della vita.
Cari lettori e lettrici cercate di rendere il vostro animo bello come un fiore…
Ricordiamo che, come disse Buddha: “Se potessimo vedere chiaramente il miracolo di un singolo fiore, l’intera nostra vita cambierebbe.
Elisa Dipré
Libro consigliato sullo stesso tema :
La filosofia, questa sconosciuta. Imparare a riflettere sulla vita con la nostra testa
Per il filosofo Umberto Galimberti la filosofia non è un “sapere”, ma un “atteggiamento”. L’atteggiamento di chi non smette di porre in questione tutte le risposte che sembrano definitive.Quante persone nel corso della loro vita hanno sentito almeno una volta la parola filosofia? Personalmente credo molte, moltissime, anzi quasi tutte. La filosofia è quella materia tanto noiosa, pesante, astratta che si studia a scuola o il suo scopo è quello di insegnarci a riflettere sulla vita con la nostra testa, formarsi delle idee, opinioni e a crearsi una propria immagine del mondo? Ritengo che per “giocare” con la filosofia bisogna in un certo senso tornare ad essere bambini, meravigliarsi e stupirsi di ogni cosa e chiedersi un’infinità di perché. Bisogna disimparare per imparare di nuovo; disfare per ricostruire, sgomberare la mente dai pregiudizi e dalle abitudini per divertirsi seriamente in questo "gioco" chiamato vita o filosofia. Mai smettere di chiedersi il perché di ogni cosa: questo l’obiettivo del gioco chiamato “filosofia”. Questo libro nasce con l’obiettivo di avvicinare il lettore al mondo filosofico e far comprendere perché studiare la filosofia, a cosa serve e chi sono i filosofi. |